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La Pasqua con la Festa della Divina Misericordia a Olbia.

Quest’anno, per la prima volta la parrocchia ha vissuto la Domenica delle Palme nella nuova chiesa
e la processione commemorativa dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme tra gli affreschi sfumati di
rosso ha assunto un fascino liturgico particolarmente rievocativo e con essa si è aperta la
Hebdomas Sancta, la Settimana del Mistero pasquale.
Il Triduo della Passione ha preso inizio con i Primi Vespri del Giovedì Santo che hanno introdotto
la Messa in Coena Domini durante la quale Padre Alberto Costa e Padre Carlo Frau hanno lavato i
piedi a 12 ragazzi e seguita dalla Reposizione dell’Eucaristia nell’altare dov’è stata conservata fino
alla celebrazione della Passione di Cristo la sera del Venerdì Santo con la Solenne Azione Liturgica
e l’Adorazione della Santa Croce.
Sabato Santo, alle 22.30, ha avuto inizio la Solenne Veglia di Pasqua, la celebrazione più
importante dell’anno liturgico con la benedizione dell’acqua e del fuoco col quale si è acceso il cero
pasquale sulle note dell’Exultet, il preconio pasquale cantato da Padre Carlo Frau che ha annunciato
al mondo la Risurrezione di Cristo nel passaggio dal buio alla luce, simboli della morte e della vita.
La Domenica di Pasqua i frati hanno celebrato tre messe, la principale delle 10.30 come le altre
nella nuova chiesa che proprio in questa prima Settimana Santa, dalla dedicazione del 4 ottobre
2022, si è rivelata la casa autentica della nostra comunità parrocchiale.
Come da decennale consuetudine anche quest’anno nella solennità della Domenica “in Albis” la
parrocchia di Sant’Ignazio da Laconi ha celebrato la Festa della Divina Misericordia a partire da
giovedì 13 aprile, primo giorno del Triduo della Misericordia, con l’esposizione dell’immagine di
Gesù Misericordioso a lato dell’altare, come da disposizione rivelata da Gesù a Santa Faustina
Kowalska contenuta nel diario della mistica, e la Coroncina cantata che ha introdotto i vespri e la
Santa Messa.
Nel corso dei tre giorni i frati si sono alternati nel presiedere la celebrazione eucaristica con
predicazioni incentrate sul mistero di questo attributo divino e grande è stata la partecipazione dei
fedeli che ha visto la nuova chiesa piena in ogni numero di posti per la solennità della S. Messa
della Misericordia officiata da padre Alberto Costa che nel corso della celebrazione, in forza
dell’autorizzazione del vescovo, ha impartito la Cresima a una giovane donna.
L’omelia ha tratteggiato la figura della santa polacca, la dedizione nel rimettere la propria vita nelle
mani di Colui che giudica con giustizia, esempio che ha portato alla diffusione di questo culto in
tutto il mondo.
La celebrazione eucaristica si è conclusa con l’ostensione delle reliquie di santa Faustina Kowalska
provenienti dal santuario di Cracovia nella consapevolezza che soltanto attraverso la fiducia
nell’accogliere l’amore viscerale di Dio potremo costruire nuove e vere relazioni.

Gianfranco Pinna

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Incontro con P. Marco Vianelli

Carissimi parrocchiani e non, siete tutti invitati a partecipare all’evento che si terrà nei giorni venerdì 26 maggio sabato 27 maggio. A seguire troverete la locandina per visualizzarne i dettagli. Pace e bene a tutti.

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La parrocchia dà il benvenuto a fra Claudio Cau da Samugheo

Il tempo delle quattro decadi quaresimali di preparazione alla Santa Pasqua ha avuto inizio il 22 febbraio scorso col Mercoledì delle Ceneri.
La celebrazione eucaristica col rito penitenziale è stata officiata dal parroco Padre Alberto Costa e servita da fra Claudio Cau in veste di ministro nella nuova chiesa stracolma di fedeli accorsi per l’imposizione delle sacre ceneri .
Fra Claudio è il nuovo arrivato nella fraternità gallurese in attesa dell’ordinazione diaconale, classe 1990 con la famiglia residente a Samugheo e minore di due figli maschi dopo il liceo ad Oristano durante gli anni di frequenza universitaria a Cagliari, nel 2013, riceve la chiamata alla vita religiosa.
Ha trascorso un anno di postulato nel convento di Mores seguito da un secondo a Camerino presso i frati minori cappuccini delle Marche dove ha dato la Professione Semplice, poi tre anni di post noviziato a Viterbo nel convento di San Paolo dei Frati Minori Cappuccini dell’Italia centrale per concludere con altri tre anni presso lo studentato interprovinciale del convento Immacolata Concezione di Assisi dove ha conseguito il baccalaureato canonico in teologia nel luglio scorso.
A Samugheo, nella sua parrocchia d’origine, il 17 settembre 2022 fra Claudio ha emesso la Professione Solenne al cospetto e nelle mani dell’allora Ministro Provinciale Padre Filippo Betzu.
La sua presenza dopo la partenza di Padre Massimiliano Sira, dovuta a motivi di salute e al quale facciamo i più affettuosi auguri di pronta guarigione, ha dato maggiore armonia alle celebrazioni liturgiche curando il servizio dell’altare, sarebbe difficile non notare che la partecipazione attiva alla liturgia dell’assemblea dei fedeli, secondo lo stile della nostra comunità parrocchiale, ne ha giovato ed ha apprezzato l’aiuto a distribuire la comunione oltre alla collaborazione nelle azioni liturgiche e alla conduzione delle adorazioni eucaristiche.
Altra attenzione merita la celebrazione della liturgia della Parola settimanale presso le comunità del Cammino Catecumenale e l’affiancamento ai terziari francescani e alle liturgie del cenacolo mariano oltre al seguimento dei percorsi giovanili proposti dalla pastorale parrocchiale.
Dandogli un caloroso benvenuto siamo lieti che fra Claudio doni alla nostra comunità il suo carisma con l’entusiasmo necessario a edificare una realtà parrocchiale accogliente verso tutti nella gioia di vivere la relazione con Dio attraverso i fratelli.

Gianfranco Pinna

 

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Programma Pasqua 2023

 Carissimi parrocchiani e non, di seguito trovate il programma della Pasqua 2023

MERCOLEDÌ 05/04:

  • La Santa Messa della sera non verrà celebrata in nessuna chiesa della diocesi poiché i sacerdoti celebreranno, assieme al vescovo, la Santa Messa crismale a Tempio. Tuttavia, per coloro che desiderano vivere quotidianamente la parola di Dio e ricevere l’eucarestia, ci sarà alle ore 19:00, a seguito del rosario (ore 18:00) e dei vespri (ore 18:40), una celebrazione della parola con eucarestia.

GIOVEDÌ 06/04:

  •  Ore 19:00: Santa Messa in coena domini con relativa lavanda dei piedi.

VENERDÌ 07/04:

  • Ore 19:00: Celebrazione della Passione del Signore con Adorazione della Croce. 

  • Penitenziale aperta a tutti alle ore 16:00.

SABATO 08/04: 

  • Oltre alle lodi mattutine non ci sarà altra celebrazione, a parte la Santa Messa delle ore 22:30, celebrazione più importante di tutto l’anno liturgico, ovvero la solenne veglia pasquale, che inizierà all’esterno dove avverrà la benedizione del cero pasquale, dopo la quale si andrà processionalmente verso la chiesa nuova con ingresso solenne.

Tutte le celebrazioni avverranno nella chiesa nuova. 

Per visualizzare la locandina con il programma completo, cliccare sull’immagine che segue.

Pace e bene a tutti.

 

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Incontro con Padre Giovanni Alberti

Nell’ambito della pastorale di evangelizzazione la parrocchia propone, come da consuetudine, un ciclo di catechesi per giovani e adulti che quest’anno ha preso inizio dal primo lunedì del tempo ordinario.

In questo contesto al pomeriggio dello scorso 28 gennaio, in giorno di sabato, la parrocchia ha ospitato Padre Giovanni Alberti, sacerdote passionista, Rettore del Santuario dedicato a Santa Maria Goretti a Nettuno oltre ad essere il più grande biografo della santa.

Lo scrittore presentato dal parroco Padre Alberto Costa e da Ciro Deplano, avvocato che si è tanto occupato di giustizia minorile, ha dato risalto alla figura del carnefice della santa bambina: Alessandro Serenelli.

Padre Alberti con pacata abilità oratoria è riuscito a trasmettere perfettamente al numeroso pubblico la personalità di Serenelli e a descrivere l’ambiente nel quale fu commesso il delitto.

Il giovane Alessandro, come la famiglia della santa, dal suo paese natale si trasferì a lavorare nell’agro pontino dove conoscerà i Goretti sottolineando che Serenelli ebbe un’infanzia tristemente singolare, una madre che non conobbe, morta pochi mesi dopo la sua nascita, mentre si trovava in una casa di cura per malati mentali e sette fratelli che moriranno tutti in circostanze drammatiche oltre a un padre dedito all’alcool perciò distante e poco attento alla sua formazione.

Questo il quadro in cui il giovane omicida crebbe e si invaghì della piccola Marietta che ormai vedeva cresciuta e sempre più raggiungibile e indifesa, dopo la morte del padre di lei.

Teniamo presente che i Serenelli condividevano l’abitazione con la famiglia Goretti e Maria si trovava spesso in casa da sola ad accudire i fratelli più piccoli, il giovane Alessandro non riuscì ad incanalare la sua attrazione ed i suoi istinti in un normale corteggiamento e all’ennesimo rifiuto da lei la colpì più volte con un punteruolo, così si consumò il delitto.

Maria morì dopo un’operazione il giorno seguente, il 6 luglio del 1902, ma prima di spirare perdonò il suo aggressore. Serenelli fu condannato a scontare 30 anni di prigione ma durante la reclusione si pentì per quanto commesso e saputo che era stato perdonato dalla sua vittima si convertì quando sognò Maria che gli diceva che avrebbe raggiunto il Paradiso.

Scarcerato dopo 27 anni, Alessandro Serenelli chiese perdono ad Assunta la madre di Maria e fu accolto dai frati minori cappuccini delle Marche.

Serenelli soggiornò in diversi conventi svolgendo umili mansioni, l’ultimo dei quali a Macerata fino al giorno della sua morte, il 16 maggio 1970.

Rispondendo alle domande dei presenti Padre Giovanni ha letto il testamento spirituale di Alessandro Serenelli e illustrato la potenza scaturita dal perdono reciproco da parte dei protagonisti di questa toccante vicenda umana che ha portato alla redenzione di un uomo che ha sbagliato ma ha rimediato al suo errore, davvero una reale testimonianza del nostro tempo.

 

Gianfranco Pinna

 

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Festa della pace – Domenica 12/02/2023

Carissimi parrocchiani e non, di seguito trovate il programma completo della festa della pace che si terrà domenica 12/02/2023 presso la nostra parrocchia. 

  • ORE 10:00 Arrivi, accoglienza e iscrizione alla giornata

  • ORE 10:45 Inizio marcia della pace

  • ORE 12:00 Santa Messa

  • ORE 13:30 Pranzo

  • ORE 15:00 Saluti e partenze 

Pace e bene a tutti. 

 

 

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Tempo di Natale a Sant’Ignazio

È stato il primo Natale del Signore celebrato  nella nuova chiesa parrocchiale dedicata lo scorso ottobre al santo cappuccino di Laconi e, come da tradizione, a partire dal 16 dicembre subito dopo la messa serale si è celebrata la seguitissima novena che non è una preghiera ufficiale della Chiesa ma rientra tra le pie pratiche popolari e dal 1720 aiuta i fedeli a prepararsi spiritualmente alla nascita del Re bambino.

L’antivigilia di Natale, venerdì 23 dicembre, si è svolta la VII edizione del Presepe vivente francescano un appuntamento entrato ormai nella tradizione olbiese visto il forte richiamo che esercita per grandi e bambini ed è un momento di aggregazione importante per la città.

Quest’anno lo sforzo organizzativo è stato davvero notevole ed ha coinvolto più di cento figuranti e la scelta dei costumi e dei particolari scenografici sono stati davvero all’altezza di rappresentazioni ben più famose.

La Messa della Notte di Natale è stata celebrata dal parroco padre Alberto Costa coadiuvato da padre Massimiliano Sira ed animata oltre che da numerosi musicisti, dal coro approntato per l’occasione sotto la regia di padre Carlo Frau, ed avvolta dall’atmosfera della nuova chiesa piena in ogni ordine di posti.

La sera del 31 dicembre le celebrazioni hanno avuto inizio alle 18.30 con i Primi Vespri che hanno introdotto la celebrazione solenne dedicata a Maria SS. Madre di Dio, alla fine dell’Ufficio delle letture si è cantato il “Te Deum” di ringraziamento per l’anno trascorso.

La notte, nell’auditorium parrocchiale,  si è tenuta una Adorazione eucaristica alla quale è seguito un piccolo rinfresco per celebrare il 2023.

Nella solennità dell’Epifania la messa del mattino, quella dei bambini per antonomasia, è stata allietata dall’arrivo dei magi, i quali oltre ad offrire i rituali doni genti hanno risposto alle domande dei bimbi attraverso la “traduzione” di P. Alberto Costa.

Un tempo di Natale vicino alla normalità pre-covid che ci ha riportati al significato autentico della natività del Signore, un fatto privato che riempie di speranza il cuore di chi lo accoglie.

Gianfranco Pinna