In tanti stentavano a credere che si sarebbe potuta celebrare la Domenica delle Palme nel modo tradizionale di vivere la festa cioè con la processione commemorativa dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme agitando le foglie di palma insieme ai ramoscelli d’ulivo.
Ebbene sì…aldilà della mascherina sul volto e del gel antisettico per le mani dopo due anni di pandemia stiamo lentamente tornando alla normalità delle celebrazioni liturgiche ante-covid.
Il Triduo della Passione ha preso inizio al pomeriggio del Giovedì Santo con la messa vespertina della coena domini celebrata nella nuova chiesa, durante la quale si è però omessa la lavanda dei piedi rispettando le disposizioni del vescovo.
Alle tre del pomeriggio del Venerdì Santo in Auditorium si è recitata la Coroncina alla Divina Misericordia intervallata dalla lettura dei brani scelti dal Diario di Santa Faustina Kowalska, con questa preghiera comunitaria che offre al padre tutta la persona divina ed umana di Gesù ha avuto inizio la novena in preparazione alla festa della Divina Misericordia.
La sera è stata celebrata la Passione di Gesù con la Solenne Azione Liturgica e l’Adorazione della Croce.
Sabato Santo alle 22.30 nella cornice suggestiva della nuova chiesa ha avuto inizio la Solenne Veglia Pasquale celebrata da Padre Massimiliano Sira che ha benedetto l’acqua e il fuoco col quale ha acceso il cero pasquale ed ha cantato il preconio pasquale accompagnato dalla sua chitarra.
Come da consuetudine per la parrocchia di Sant’Ignazio da Laconi i festeggiamenti per la festa della Divina Misericordia sono iniziati giovedì 21 aprile, primo giorno del Triduo della Misericordia, con l’esposizione dell’immagine di Gesù Misericordioso a lato dell’altare e la Coroncina cantata che ha introdotto i vespri e la Santa Messa.
Nel corso dei tre giorni i frati si sono alternati nel presiedere la celebrazione eucaristica e grande è stata la partecipazione dei fedeli come a sottolineare il ritorno alla normalità come dono della misericordia di Dio.
La Domenica in Albis ha visto l’auditorium parrocchiale pieno in ogni numero di posti per la solennità della S. Messa della Misericordia celebrata da padre Carlo Frau, che nell’omelia ha delineato la dedizione di Santa Faustina alla divulgazione di questo culto che ai giorni nostri è diffuso in tutto il mondo.
Le sette settimane più un giorno di grazia del tempo pasquale ci hanno portati alla festa di Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli che la parrocchia ha deciso di celebrare con una grande veglia.
Al pari di quella pasquale si è tenuta nella nuova chiesa ed è stata officiata dal parroco padre Alberto Costa concelebrante padre Massimiliano Sira e con padre Carlo Frau a dirigere il folto gruppo di cantori e musicisti dell’animazione.
Al termine della celebrazione eucaristica tutti i partecipanti hanno condiviso un attesissimo momento di convivialità con un rinfresco che ha ricordato l’àgape dei primi cristiani, a dimenticare le difficoltà dei due anni di pandemia trascorsi e festeggiare il nuovo tempo che lo Spirito Santo vorrà donarci.
Gianfranco Pinna