La parrocchia di Sant’Ignazio alla celebrazione di apertura del sinodo

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Domenica 17 ottobre nella Chiesa Cattedrale di Tempio Pausania si è aperto il sinodo diocesano al quale, insieme ai frati, ha partecipato una rappresentanza delle varie anime della parrocchia, dalle fraternità OFS al cenacolo mariano e alle comunità del Cammino Neocatecumenale.

Papa Francesco ha invitato tutte le diocesi ad avviare un percorso sinodale e a raccontare come la comunità vive il suo “essere Chiesa” oggi nel singolo territorio, questo processo si concluderà nell’ottobre 2023 con il Sinodo dei vescovi a Roma e questi racconti saranno utili al pontefice per dare nuove indicazioni di percorso e nuovi stimoli di vita alla Chiesa universale.

Qualche minuto dopo le 16.00 sulle note del Veni Creàtor Spìritus all’ingresso del vescovo Mons. Sebastiano Sanguinetti hanno avuto inizio i lavori dell’assemblea sinodale della chiesa di Tempio-Ampurias.

La celebrazione si è svolta con i salmi e i cantici ad intervallare la lettura di brani tratti dall’omelia di Papa Francesco per la celebrazione di apertura del percorso sinodale tenutasi in Vaticano il 9-10 ottobre scorso, che hanno fatto risaltare le tre keywords, i tre verbi che il pontefice ha eletto a fare la sintesi dell’obiettivo che il sinodo intende cogliere: incontrare, ascoltare e discernere.

Alla proclamazione del Vangelo di Giovanni sulla “vite e i tralci “è seguita la riflessione di Mons. Sanguinetti che rifacendosi al documento preparatorio della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi ha chiamato a raccolta tutti i battezzati ad essere partecipi a tutti i livelli della vita della Chiesa.

Con il cantico del Magnificat seguito dalla recita del Padre Nostro e della Preghiera per il Sinodo si è chiusa la prima parte della celebrazione.

Sono seguiti gli interventi di consacrati, ordinati e laici delle associazioni e dei movimenti ecclesiali che oltre a fare il punto della realtà attuale hanno illustrato le linee programmatiche che il percorso sinodale dovrebbe delineare.

Con un ultimo breve intervento il vescovo ha usato l’immagine di un coro polifonico per rappresentare gli aspetti che questa esperienza sinodale dovrebbe mettere in luce ed avviandosi alla conclusione del suo ministero episcopale ha augurato alla chiesa di Tempio-Ampurias un buon viaggio e così con la sua benedizione siamo rientrati ad Olbia.

Gianfranco Pinna