La Festa patronale di Sant’Ignazio da Laconi con il benvenuto a P. Massimiliano Sira.

web3-monstrance-sunlight-gold-mari-tere

Per il secondo anno consecutivo in osservanza alle disposizioni anti-covid 19 non si è tenuto il tradizionale raduno della bandiere votive presso l’abitazione dell’obriere, ma ciascuno ha portato in chiesa la propria, così sabato 19 giugno ha avuto inizio la festa del Santo Patrono fra Ignazio da Laconi.

Intanto la parrocchia viveva la novità dell’avvicendamento tra padre Fabrizio Congiu e padre Massimiliano Sira arrivato proprio dalla Fraternità di Laconi, il paese che ha dato i natali al santo cappuccino.

Padre Fabrizio è stato chiamato ad un incarico importante essendo stato nominato segretario della CIMP Cap in rappresentanza della Provincia Cappuccina di Sardegna e Corsica.

La CIMP Cap è la Conferenza Italiana dei Ministri Provinciali Cappuccini che ha lo scopo di promuovere la collaborazione tra i cappuccini e con i francescani in Italia, in Europa e negli altri continenti attraverso progetti di formazione sociale, culturale e religiosa.

A tutti noi, che con dispiacere abbiamo vissuto la sua partenza,  consola la certezza che svolgerà il gravoso incarico con la sua consueta serena efficienza.

La messa vespertina del sabato della Festa è stata celebrata da  padre Massimiliano Sira nel sagrato antistante la chiesa in una torrida serata estiva con l’animazione curata dai musicisti della parrocchia guidati da p. Carlo Frau.

In tanti ricordavano la sua precedente visita durante la festa patronale del 2017 in tempi che non conoscevano ancora le ristrettezze dovute alla pandemia da coronavirus.

Padre Massimiliano ha svolto tra gli altri incarichi quello di cappellano del carcere cagliaritano di Buoncammino, oggi chiuso a seguito del trasferimento della struttura penitenziaria ad Uta, dandogli un caloroso benvenuto siamo lieti che doni alla nostra comunità il suo carisma attraverso la sua sensibilità ed esperienza pastorale.

Al termine della messa è seguita la processione delle auto al seguito del pick up che ospitava il simulacro del santo per le vie della parrocchia.

La domenica della Festa la S. Messa solenne della sera è stata celebrata da p. Massimiliano nel nuovo salone parrocchiale secondo le norme di distanziamento per il contrasto alla pandemia. 

L’omelia ha messo in luce la straordinaria figura del frate questuante per le vie di Cagliari e la personale capacità di penetrare il Mistero di Dio attraverso la sua profonda umiltà, caratteristiche che fanno di fra Ignazio il santo più amato e venerato nell’isola, il santo di tutti i sardi. 

Anche quest’anno i festeggiamenti civili non hanno avuto luogo, con l’intercessione di Sant’Ignazio confidiamo che il prossimo anno tutte le limitazioni di ordine sanitario siano dimenticate e si possa festeggiare nella nuova chiesa a lui dedicata.

Gianfranco Pinna