Tempo di Natale ad Olbia.

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UN Natale diverso dal solito quello appena trascorso, che ha visto la parrocchia programmare la Messa della Notte alle 20.00 a causa dell’ emergenza pandemica, in modo da consentire ai fedeli di rientrare a casa entro le ore 22 in ottemperanza alle disposizioni del governo.

La provvidenza divina ha fatto in modo che si potesse celebrare la S. Messa nel capiente padiglione della ex concessionaria d’auto Audi per gentile concessione del Dott. Giampiero Achenza e della moglie la Sig.ra Patrizia Albanese con il loro figlio Edoardo.

Il numero dei partecipanti è stato tre volte superiore a quello che si sarebbe potuto ospitare nella chiesa parrocchiale viste le disposizioni relative al distanziamento tra le persone.

Non si è potuto neanche allestire il presepe vivente che esercitava un richiamo forte per i fedeli anche di altre parrocchie e una sintesi di aggregazione importante per la città; malgrado si svolgesse all’aperto i frati hanno deciso che era meglio evitare assembramenti.

La sera del 31 dicembre le celebrazioni hanno avuto inizio alle 18.30 con i Primi Vespri e durante la celebrazione solenne alla fine dell’Ufficio delle letture si è cantato il Te Deum di ringraziamento per l’anno trascorso.

L’ottava di Natale, il primo giorno dell’anno dedicato a Maria Madre di Dio, la Theotòkos del dogma mariano scaturito dal primo concilio efesino, è stata festeggiata con una celebrazione eucaristica solenne con la chiesa parrocchiale occupata in ogni ordine di posti anche sul sagrato malgrado il freddo pungente.

Nella solennità dell’Epifania la messa del mattino, quella dei bambini per antonomasia, è stata allietata dall’arrivo dei magi, i quali oltre ad offrire i rituali doni al Dio Bambino rivelato a tutte le genti hanno risposto alle domande dei bimbi attraverso la “traduzione” di P. Alberto Costa.

Al netto di questo virus mutevole, con tutte le difficoltà esistenziali che ne derivano, resta il significato autentico della nascita del Signore, un fatto privato che riguarda la Betlemme del cuore di chi lo vuole accogliere.

Gianfranco Pinna

 

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